Iain Chambers si occupa da tempo, con una ricerca dal taglio marcatamente interdisciplinare e interculturale, di musica, culture popolari e metropolitane. Di recente, tale interesse si è sviluppato in direzione di una serie di analisi postcoloniali sulla formazione del Mediterraneo moderno. È autore di Urban Rhythms: pop music and popular culture (1985), Popular Culture. The metropolitan experience (1986), Border dialogues. Journeys in postmodernity (1990), Migrancy, culture, identity (1994), Hendrix, hip hop e l'interruzione del pensiero (con Paul Gilroy) (1995) e Culture after humanism (2001). I suoi lavori più recenti includono Mediterranean Crossings. The Politics of an Interrupted Modernity (2008) e Mediterraneo Blues. Musiche, malinconia postcoloniale, pensieri marittimi (2012). Con Lidia Curti, è inoltre co-curatore di The Post-colonial question. Common skies, divided horizons (1996) e del volume Esercizi di Potere. Gramsci, Said e il postcoloniale (2006). Molti di questi titoli sono stati tradotti in varie lingue, tra cui italiano, spagnolo, tedesco, giapponese e turco.